TRATTATO DI NON PROLIFERAZIONE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI

Un'iniziativa globale per eliminare i combustibili fossili e sostenere una transizione equa e giusta

Il Dalai Lama e altri 100 premi Nobel hanno firmato la nostra lettera aperta che invita i leader mondiali a porre fine all'espansione di nuovi giacimenti di carbone, petrolio e gas.

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Il cambiamento climatico, così come le armi nucleari, rappresenta una grave minaccia globale.

È perciò necessaria un'azione coraggiosa e immediata per affrontare l'emergenza climatica, all'origine della quale vi sono i combustibili fossili: carbone, petrolio e gas sono responsabili di quasi l'80% di tutte le emissioni di anidride carbonica dalla rivoluzione industriale a oggi.

L'eliminazione graduale dei combustibili fossili e la ricerca di soluzioni più sicure e meno costose richiederanno una cooperazione internazionale senza precedenti in tre aree principali: quella della non proliferazione, del disarmo globale e della transizione pacifica e giusta.

 

Non proliferazione

L'obiettivo è porre un freno alla proliferazione di carbone, petrolio e gas bloccando i nuovi giacimenti.

Secondo le Nazioni Unite e altre organizzazioni, entro il 2030 nel mondo verrà prodotto più del doppio di carbone, petrolio e gas di quanto consentito per mantenere la temperatura globale al di sotto dei 1,5°C gradi. Porre fine all'espansione di nuovi giacimenti fossili sarà dunque necessario per proteggere i lavoratori, le comunità e gli investimenti dall'imminente e irreversibile catastrofe ambientale.

Disarmo globale

Verso un'eliminazione graduale delle riserve esistenti e dell'estrazione di nuovi combustibili fossili in linea con gli obiettivi climatici che sono stati stabiliti con l'accordo di Parigi.

Le emissioni correlate ai giacimenti di petrolio e gas, così come quelle delle miniere di carbone, rischiano di superare il limite di temperatura fissato a 1,5°C gradi. Il phase out dei combustibili fossili deve iniziare con un processo di regolamentazione che possa limitarne l'estrazione, rimuovendo i sussidi alle fonti fossili, smantellando le infrastrutture non necessarie, difendendo i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità colpite e rivolgere il proprio supporto verso alternative più sicure sempre in linea con glu obiettivi dell'accordo di Parigi.

Transizione equa e giusta

C'è bisogno di accelerare una transizione equa e giusta per offrire soluzioni concrete a ogni lavoratore, comunità e nazione. La portata di questa sfida richiede un'urgente azione collettiva.

Alla base di una transizione pacifica e giusta c'è la necessità di creare un percorso chiaro e proattivo che possa diversificare l'economia, implementare energie rinnovabili e porre l'attenzione su altre soluzioni efficienti e a basse emissioni. Possiamo sviluppare intenzionalmente nuovi modi per soddisfare i nostri bisogni o perdere la possibilità di garantire un futuro sostenibile, un'economia fiorente, e un clima sicuro.

Il mondo sta iniziando a riconoscere che serviranno ingenti sforzi di cooperazione per porre un freno alla proliferazione di nuovi giacimenti di combustibili fossili al fine di velocizzare una transizione giusta e pacifica verso fonti energetiche più sicure e pulite.

50 anni fa le circostanze hanno reso necessaria la ratificazione di un trattato di non proliferazione nucleare. Oggi abbiamo bisogno di un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili.

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Aggiungi il tuo nome alla lista per chiedere ai governi di negoziare e ratificare un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili per fermare l'espansione di nuovi bacini e assicurare che ci sia una transizione equa e giusta per tutti.

Il nostro nuovo rapporto dimostra che il mondo ha sufficienti risorse rinnovabili per rimpiazzare i combustibili fossili e rientrare nel target di 1.5°C gradi.

IL TRATTATO DI NON PROLIFERAZIONE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI

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